Consiglio per gli affari economici
Il CPAE è stato istituito prima del CPP, in quanto il nuovo Concordato del 1983 tra Chiesa e Stato prevedeva una gestione assai trasparente dei beni parrocchiali.
Nel CPAE sette sono i membri, tutti tecnici dei vari settori dell’Amministrazione, animati dal desiderio di servire il Signore e la Comunità, per il fine principale che è quello di disporre gli strumenti necessari all’azione pastorale della Parrocchia.
Il CPAE tratta quindi tutti gli affari economici, edilizi, giuridici della Parrocchia, sotto la guida del Parroco, che ne è unico responsabile di fronte alla Legge civile e alla Chiesa. Per ogni decisione economica importante il Parroco deve sentire il parere del CPAE.
Tutte le grandi decisioni sono comunicate poi al Consiglio Pastorale Parrocchiale, il quale approva o meno. Il CPP presenta anche le richieste riguardanti le eventuali necessità pastorali della Parrocchia. Ogni atto ufficiale del CPAE (spese superiori ai 25 mila euro, contratti, atti giuridici) deve avere adeguata licenza da parte del Vescovo. La ricerca del bene spirituale e la prudenza nell’amministrare i beni materiali sono garanzia di serietà e di sforzo perché la Chiesa sia libera dall’attaccamento ai soldi e dalla ricerca del potere.